Riforma Fiscale 2025: L’Appello di Fiaschi (Manageritalia) per un Patto che Premia il Lavoro e Combattere l’Evasione

Riforma Fiscale 2025: L’Appello di Fiaschi (Manageritalia) per un Patto che Premia il Lavoro e Combattere l’Evasione

La riforma fiscale prevista per il 2025 in Italia è al centro del dibattito nazionale, animato dall’appello di Massimo Fiaschi, segretario generale di Manageritalia. La situazione attuale, caratterizzata da un sistema fiscale complesso e spesso penalizzante, colpisce soprattutto i lavoratori dipendenti e i manager. Il fenomeno del fiscal drag, ovvero l’automatica imposizione in scaglioni di reddito superiori senza una rivalutazione proporzionale delle soglie IRPEF rispetto all’inflazione, comporta una progressiva perdita del potere d’acquisto per molte fasce di lavoratori. In particolare, i ceti medio-alti si vedono penalizzati da una pressione fiscale crescente e dalla riduzione delle detrazioni, situazione che crea nuove iniquità e mina la fiducia nei confronti del sistema tributario. Fiaschi sottolinea la necessità di un patto fiscale che premi chi lavora e rispetta le regole, evitando che il peso fiscale sia concentrato solo sulle fasce produttive, mentre la lotta all’evasione rappresenta una priorità ancora lontana dall’essere risolta.

Un altro punto critico riguarda la progressività dell’IRPEF: se da un lato garantisce una certa equità orizzontale, dall’altro rischia di colpire in modo sproporzionato i lavoratori che non appartengono alle fasce più basse bensì a quelle medio-alte. L’attuale struttura delle detrazioni, infatti, favorisce fortemente i redditi minori, mentre per chi supera alcune soglie il beneficio fiscale si riduce o scompare del tutto. Questo meccanismo, sommato al fiscal drag, genera salti netti della tassazione effettiva, il che si traduce in una penalizzazione del merito e della professionalità. Manageritalia propone dunque una revisione periodica degli scaglioni IRPEF ancorata all’inflazione e una maggiore gradualità nel sistema delle detrazioni, per garantire continuità e prevedibilità. Inoltre, si richiedono incentivi fiscali strutturali a favore di chi rispetta tutte le regole, destinando parte delle risorse recuperate dalla lotta all’evasione a ridurre la pressione fiscale su lavoratori e imprese trasparenti.

Infine, il dialogo costante fra istituzioni, parti sociali e rappresentanze dei lavoratori diventa fondamentale per il successo della riforma fiscale. Manageritalia sottolinea il ruolo vitale delle organizzazioni di categoria nei tavoli tecnici con il governo, per proporre modifiche condivise delle aliquote e delle detrazioni, presentare soluzioni innovative contro l’evasione e promuovere una cultura della trasparenza fiscale. Solo con un nuovo patto sociale sarà possibile ricostruire la fiducia tra cittadini e Stato, incentivare l’adesione al sistema formale del lavoro e premiare la correttezza contributiva. In definitiva, la riforma fiscale 2025 non deve essere solo uno strumento di prelievo, ma deve tradursi in una vera leva di sviluppo, premialità e innovazione per il lavoro in Italia.

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