Riforma Pensioni 2025: Aumento Graduale dei Requisiti nella Nuova Manovra – Tutte le Novità e Scenario Futuro
La riforma pensioni 2025 segna una tappa cruciale nel sistema previdenziale italiano, introdotta con la legge di bilancio 2026 e annunciata dal Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. La necessità di adeguare i requisiti pensionistici nasce dall’aumento costante dell’aspettativa di vita della popolazione italiana, un fattore che impone un allungamento graduale dell’età pensionabile per garantire la sostenibilità finanziaria dell’INPS. Il Governo ha previsto incrementi progressivi a partire dal 2027, con un aumento di un mese nell’età pensionabile, seguito da ulteriori due mesi nel 2028, influenzando sia la pensione di vecchiaia sia altri canali previdenziali. Tuttavia, sono state previste deroghe per i lavoratori gravosi e usuranti, categorie identificate dal D.lgs 67/2011, come operai edili, conducenti di mezzi pesanti e infermieri turnisti, che manterranno i requisiti pensionistici precedenti. Questo intervento risponde alla sfida posta dall’invecchiamento demografico e dall’aumento della vita media degli italiani, con l’intento di evitare squilibri finanziari futuri e modernizzare il sistema pensionistico nel suo complesso. La riforma ha suscitato reazioni diverse: i sindacati temono effetti negativi sui lavoratori meno tutelati, mentre esperti riconoscono la coerenza con le linee guida europee sulla sostenibilità. L’impatto economico, secondo il MEF e la Banca d’Italia, sarà un contenimento della spesa previdenziale con effetti positivi sul bilancio pubblico. Infine, la riforma prevede una possibile evoluzione futura verso maggiore flessibilità e strumenti di previdenza complementare, mantenendo un equilibrio delicato tra esigenze sociali ed economiche. Gli strumenti di calcolo aggiornati da INPS saranno fondamentali per una pianificazione consapevole da parte dei lavoratori.