Riforma pensioni 2025: età accesso sale a 64,8 anni

Riforma pensioni 2025: età accesso sale a 64,8 anni

La riforma pensioni 2025 rappresenta un momento cruciale per il sistema previdenziale italiano, con l'età effettiva di accesso alla pensione salita a 64,8 anni. Questo aumento è il frutto di politiche tese a garantire la sostenibilità economica in una società che invecchia rapidamente, e si riflette sia nella pensione di vecchiaia, con un'età media di 67,2 anni, sia nelle pensioni anticipate, la cui età media si attesta invece a 61,6 anni. Le novità legislative introducono quindi requisiti più stringenti, limitando la flessibilità del sistema e imponendo sfide significative ai lavoratori, specialmente in settori usuranti.

Un'altra problematica centrale affrontata dal Rapporto INPS 2025 riguarda le disparità di genere nelle pensioni italiane. Gli uomini percepiscono in media assegni pensionistici del 34% superiori rispetto alle donne, con redditi medi mensili rispettivamente di 2.143 e 1.595 euro. Questa differenza deriva soprattutto dalla natura dei percorsi lavorativi femminili, spesso caratterizzati da carriere discontinue, part-time e interruzioni dovute a responsabilità di cura. Tali disparità accentuano la necessità di politiche più inclusive e correttive per garantire un sistema pensionistico equo.

Infine, la riforma pensioni 2025 evidenzia le tensioni sociali e politiche intorno al tema, con sindacati e cittadini preoccupati dalle continue modifiche che complicano la pianificazione economica e l'accesso alla pensione. Il dibattito si concentra sulla ricerca di un equilibrio tra sostenibilità finanziaria e tutela sociale, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili. Solo un dialogo costruttivo tra istituzioni, parti sociali e cittadini potrà assicurare un sistema previdenziale più giusto e adeguato alle sfide demografiche e sociali del paese.

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