
Riforma pensioni 2025: La sfida della sostenibilità e il ruolo cruciale della base contributiva
La riforma pensioni 2025 si presenta come una tappa cruciale per l'Italia, affrontando un sistema previdenziale messo a dura prova dall'invecchiamento della popolazione e dalla diminuzione dei lavoratori attivi. Il rapporto tra contribuenti e pensionati si sta riducendo, mettendo in pericolo la sostenibilità finanziaria del sistema di ripartizione, basato sull'equilibrio intergenerazionale. La base contributiva, ovvero il totale dei contributi versati dai lavoratori, è l'elemento chiave per garantire il funzionamento e la stabilità del sistema pensionistico, ma la sua erosione rappresenta un problema allarmante che richiede interventi urgenti e mirati. Valeria Vittimberga, direttrice generale dell’INPS, ha evidenziato come il calo dei contributori rischi di compromettere l'intero equilibrio pensionistico, sottolineando la necessità di azioni tempestive e coordinate anche a livello politico.
Le cause del declino dei lavoratori attivi sono molteplici e interconnesse: bassi tassi di natalità, invecchiamento demografico, emigrazione giovanile, persistente divario di genere nel mercato del lavoro e difficoltà di inclusione per categorie svantaggiate. Questi fattori contribuiscono a restringere la base contributiva, con conseguenze negative sul bilancio previdenziale. Tra le proposte emergenti, si segnala l'aumento dell'aliquota contributiva come misura per incrementare le entrate, ma questa soluzione rischia di incrementare il costo del lavoro e creare effetti indesiderati come aumento del lavoro irregolare. Di conseguenza, si pensa anche a politiche per incentivare l'occupazione di giovani e donne, elementi fondamentali per allargare la platea dei contribuenti e migliorare la situazione a medio-lungo termine.
Il contesto internazionale mostra come altri Paesi affrontino sfide simili adottando misure come l'innalzamento dell’età pensionabile, sistemi misti contributivi e capitalizzati e riforme sulle aliquote. Lo scenario italiano richiede un approccio integrato: non solo aumentare le entrate, ma anche promuovere una maggiore partecipazione al mercato del lavoro, specialmente di giovani e donne. Le recenti discussioni e le proposte emerse al convegno di maggio 2025 mettono in luce la necessità di un dibattito aperto e partecipato, con l'obiettivo di costruire una riforma condivisa. Solo così sarà possibile garantire un sistema pensionistico sostenibile e adeguato alle future generazioni, preservando i diritti acquisiti e rafforzando la coesione sociale.