
Riforma Pensioni 2025: Le Prospettive di Giorgetti e i Nodi della Previdenza Complementare
La riforma pensioni 2025 rappresenta un nodo cruciale per il sistema previdenziale italiano, come evidenziato dall'intervento del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti all’Assemblea Ania. Il contesto economico e demografico caratterizzato da un invecchiamento della popolazione e da nuove sfide occupazionali richiede un aggiornamento normativo focalizzato soprattutto sulla valorizzazione della previdenza complementare. Sebbene l’adesione ai fondi pensione sia aumentata, l’Italia rimane indietro rispetto ad altri Paesi europei, penalizzata da scarsa informazione, normative fiscali non sempre favorevoli e limitata portabilità dei contributi. Le best practice europee, come l’adesione automatica ai fondi applicata in Paesi come Olanda e Regno Unito, rappresentano modelli a cui il nostro sistema potrebbe ispirarsi per migliorare la situazione. A complicare il quadro, emerge l’ordinanza del Tribunale di Trento che mette in discussione il blocco dell’indicizzazione delle pensioni, con probabili ripercussioni da parte della Corte costituzionale. Le reazioni di sindacati, associazioni e politici sottolineano la necessità di tutelare le categorie più vulnerabili attraverso un sistema di previdenza più inclusivo e sostenibile. In prospettiva, il successo della riforma dipenderà dalla capacità di adottare misure inclusive, da campagne informative efficaci e da un quadro legislativo che concili sostenibilità economica e diritti acquisiti. Il 2025 si configura dunque come un anno decisivo per il futuro del welfare italiano, dove innovazione e condivisione saranno chiavi essenziali per una riforma efficace.