
Riforma Pensioni 2025: Sei Pensioni su Dieci sono Calcolate in Modo Errato, Attesa la Nuova Circolare Inps
La riforma delle pensioni del 2025 rappresenta un momento di svolta per il sistema previdenziale italiano. Il contesto attuale è reso particolarmente delicato dalla scoperta che sei pensioni su dieci sono calcolate in modo errato, come denunciato da Consulcesi & Partners. Questo dato, confermato anche dalle analisi di Confindustria attraverso la voce di Maurizio Tarquini, mette in evidenza un deficit di trasparenza e affidabilità del sistema, con effetti diretti sulla fiducia pubblica e sulle prospettive di sostenibilità. La riforma, oltre a dover allinearsi agli standard europei di equità e sostenibilità, si adatta anche a una realtà in cui i fenomeni di mobilità lavorativa internazionale, come l’accordo con l’Albania sulla totalizzazione dei contributi, rendono necessarie regole nuove e più efficaci nella gestione delle carriere contributive. Tutto questo mentre si attende una nuova circolare INPS che dovrebbe offrire chiarezza sulle modalità di calcolo e sulle novità normative introdotte dalla riforma.
Il cuore delle criticità riguarda la molteplicità di errori che si riscontrano nel calcolo degli assegni pensionistici. Le cause principali sono eterogenee: difforme applicazione delle normative, imprecisioni nei dati contributivi, mancato aggiornamento dei sistemi informatici, e insufficiente formazione del personale. Frequentemente si riscontrano errori legati alla mancata totalizzazione dei contributi, soprattutto per chi ha periodi lavorativi divisi tra enti diversi o all’estero, nonché difficoltà nell’applicare nuove regole introdotte dalla riforma. Ciò comporta rischi evidenti di contenziosi legali e danni patrimoniali per i pensionati. In quest’ottica, l’accordo Italia-Albania sulla totalizzazione dei contributi può ridurre la frammentazione e potenziali errori, semplificando i calcoli e incrementando i diritti per chi ha maturato contributi in più paesi. Tuttavia, la piena efficacia di queste novità dipenderà dalla chiarezza normativa che la prossima circolare INPS dovrà garantire per evitare interpretazioni divergenti tra uffici territoriali e operatori.
Sul piano pratico, l’allarme suscitato dal livello degli errori impone ai cittadini maggiore attenzione nell’esaminare le proprie posizioni previdenziali e sollecita l’intervento di enti di consulenza specializzata. È fondamentale che i pensionati, nonché coloro che si avvicinano all’età pensionabile, richiedano periodicamente l’estratto contributivo e consultino esperti per verificare la correttezza dei dati. Tale vigilanza individuale, insieme all’utilizzo di strumenti digitali messi a disposizione dagli enti previdenziali, può prevenire errori potenzialmente dannosi. Allo stesso tempo, la circolare INPS annunciata avrà il compito di dettare istruzioni operative omogenee, chiarire i passaggi più delicati nelle ricostruzioni contributive e offrire solide basi normative per la tutela degli interessi pensionistici. In definitiva, la riforma pensionistica del 2025 si pone l’obiettivo di rafforzare la fiducia nel sistema, recuperare equità ed efficienza e affrontare le nuove sfide di una società sempre più mobile e interconnessa.