Rivoluzione nel contratto dei lavoratori domestici: tutte le novità dal 2026 per colf, badanti e baby sitter
Il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori domestici, in vigore dal gennaio 2026, segna una trasformazione cruciale nel settore domestico italiano, coinvolgendo colf, badanti e baby sitter. Il primo capitolo del rinnovo riguarda gli aumenti salariali, con incrementi medi superiori a 230 euro mensili, inclusi 100 euro per il livello BS e un adeguamento automatico inflazionistico di circa 135 euro. Questi incrementi rispondono all’esigenza di compensare l’aumento del costo della vita e valorizzano il lavoro domestico spesso sottostimato. Oltre alla componente economica, il contratto introduce tutele legali più ampie, come permessi per assistenza a familiari disabili, un congedo di maternità e paternità esteso fino a quattro mesi e permessi speciali per esigenze familiari. La formazione obbligatoria viene potenziata con più ore annuali e supporti economici, finalizzata a migliorare la professionalità degli operatori. Dal punto di vista delle figure, colf e badanti vedono un rafforzamento di diritti contrattuali, trasparenza e tutele sindacali; per le baby sitter si prevede flessibilità oraria e riconoscimenti specifici, soprattutto in caso di assistenza a minori disabili. Sebbene il rinnovo comporti un aumento dei costi per le famiglie, si auspica un impatto positivo sull’emersione del lavoro irregolare e sulla qualità del servizio domestico. Il settore si avvicina così agli standard europei con una maggiore equità e dignità lavorativa, rispondendo anche alla crescita della domanda di assistenza domiciliare in Italia.