
Roma ospita la conferenza finale del progetto europeo Improve: una nuova generazione di vulcanologi si affaccia sul panorama internazionale
La vulcanologia rappresenta un settore cruciale per garantire la sicurezza delle comunità esposte a rischi eruttivi, soprattutto in un'epoca segnata dai cambiamenti climatici e dall'aumento della frequenza degli eventi naturali estremi. Il progetto europeo Improve, sostenuto dall'Unione Europea, ha affrontato questa sfida formando una nuova generazione di vulcanologi grazie a un programma integrato che ha coinvolto 15 giovani ricercatori internazionali in un percorso triennale basato su didattica avanzata, formazione sul campo, attività laboratoristiche e tirocini industriali. L'incontro conclusivo, tenutosi presso l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) a Roma nel 2025, ha rappresentato un momento di confronto scientifico internazionale e di celebrazione dei risultati raggiunti.
Il progetto Improve si è distinto per la sua struttura multidisciplinare e per la forte collaborazione fra nove istituzioni accademiche di spicco e tre aziende tecnologiche provenienti da vari paesi europei. Questa rete ha permesso di accedere a sofisticate infrastrutture, condividere competenze eterogenee e promuovere pratiche innovative nella ricerca vulcanologica. Particolarmente significativi sono stati gli esperimenti svolti sui vulcani Etna, in Sicilia, e Krafla, in Islanda, dove sono stati testati sensori per il monitoraggio delle attività vulcaniche e simulazioni delle eruzioni, offrendo ai giovani studiosi un'esperienza diretta in ambienti diversi e complessi.
L'INGV ha avuto un ruolo centrale nel progetto e nell'organizzazione della conferenza finale, confermandosi un punto di riferimento internazionale per la vulcanologia. Grazie alla sinergia tra ricerca, industria e istituzioni, Improve ha promosso non solo la crescita professionale dei nuovi ricercatori, ma anche un aumento della sensibilità pubblica verso la prevenzione del rischio vulcanico. Il progetto ha così creato le basi per futuri sviluppi in ambito europeo, tra cui piattaforme di monitoraggio integrate e percorsi accademici avanzati. In conclusione, Improve ha consolidato una comunità scientifica europea più forte, innovativa e connessa, pronta a fronteggiare le sfide dei prossimi decenni nella ricerca vulcanica e nella tutela delle popolazioni.