Rory Stewart: la necessità bipartisan di ridurre la migrazione netta nel Regno Unito e nelle democrazie occidentali

Rory Stewart: la necessità bipartisan di ridurre la migrazione netta nel Regno Unito e nelle democrazie occidentali

Nel 2025 il tema della migrazione netta si pone con forza al centro dell’agenda politica e sociale del Regno Unito, come emerso dall’intervento di Rory Stewart al DETcon 2025. Stewart ha ribadito come, al di là delle appartenenze partitiche, la necessità di ridurre i flussi netti sia divenuta una priorità bipartisan in risposta a pressioni pubbliche e dinamiche globali. La migrazione netta annuale verso il Regno Unito, attestatasi attorno alle 700.000 unità nel 2024, riflette tendenze comuni a molte democrazie occidentali, legate a crisi geopolitiche, disparità economiche e fabbisogni interni di manodopera. Tuttavia, questa realtà genera una tensione costante tra la domanda economica di lavoratori stranieri e la crescente richiesta dell’opinione pubblica di controlli più severi sui confini, sull’accesso al welfare e ai servizi pubblici. Tale pressione si traduce in una forte responsabilità per i partiti di governo che, come ammonisce Stewart, rischiano l’irrilevanza politica qualora sottovalutassero la questione.

Di fronte a questa complessità, le politiche migratorie intraprese dagli esecutivi inglesi mostrano un equilibrio instabile e in continua evoluzione tra apertura selettiva e restrizione. Dal sistema a punti per i visti ai limiti quantitativi annuali, fino a un rafforzamento dei controlli e alla revisione delle liste di professioni in carenza, la strategia mira a favorire i migranti altamente qualificati, rispondendo alle esigenze di settori economici cruciali ma sollecitata anche dalla percezione di insicurezza e dalla volontà di rassicurare l’elettorato. Le conferenze come DETcon 2025 diventano, così, forum imprescindibili per il dibattito tra stakeholder istituzionali e industriali, in cui si soppesano benefici della flessibilità e i rischi di una regolamentazione troppo stringente. Parallelamente, la convergenza delle politiche restrittive nell’intero Occidente, dalla Francia agli Stati Uniti, mostra come il Regno Unito non sia un caso isolato, ma parte di una più ampia trasformazione delle democrazie avanzate di fronte ai nuovi flussi migratori.

Le sfide future restano tuttavia imponenti: bisognerà trovare un punto d’equilibrio tra necessità economica e pressioni sociali, implementare innovazione nei controlli e nei sistemi di accoglienza, rafforzare i canali di ingresso regolari e lavorare contro le cause profonde delle migrazioni globali. In ultima analisi, il discorso di Stewart evidenzia come la capacità di anticipare i cambiamenti e l’onestà politica saranno elementi decisivi per il successo delle future politiche migratorie. Solo un approccio pragmatico e consapevole, capace di mediare tra sicurezza, coesione sociale e valori democratici tradizionali, potrà trasformare quella che oggi appare come una minaccia, in una risorsa strategica per il Regno Unito e per l’insieme delle democrazie occidentali, un tema che rimarrà centrale per molti anni ancora.

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