Salone del Libro di Torino 2025: Numeri da record, ma che fine hanno fatto i lettori?

Salone del Libro di Torino 2025: Numeri da record, ma che fine hanno fatto i lettori?

Il Salone del Libro di Torino 2025 si conferma una manifestazione culturale di grande rilievo a livello nazionale ed europeo, ospitata nei padiglioni del Lingotto. Con numeri da record come 2.000 eventi, 1.225 marchi editoriali e 980 stand su 137.000 metri quadrati, la kermesse rappresenta un'importante vetrina per l'editoria italiana e internazionale. Tuttavia, a fronte di questa forte presenza espositiva e programmatica, emerge una preoccupante diminuzione nelle vendite di libri in Italia, con un calo di un milione di unità nel primo quadrimestre del 2025 rispetto all'anno precedente. Ciò solleva il dubbio sull'effettiva presenza e partecipazione di lettori nella società italiana contemporanea. L'evento, che si svolge dal 15 al 19 maggio, coinvolge una vasta gamma di protagonisti del mondo editoriale, dagli editori storici agli emergenti, offrendo un ricco calendario di incontri, laboratori e conferenze. Particolare rilievo è dato alla promozione dello scambio culturale internazionale con i Paesi Bassi come ospite d'onore, che propone un focus sulla letteratura neerlandese e incentiva approfondimenti sulle sinergie europee. Questa manifestazione diventa così un crocevia fondamentale per dialoghi culturali, scambi professionali e una promozione capillare della cultura del libro anche tra i più giovani. Nonostante la vitalità della fiera, il mercato editoriale italiano mostra segni di fragilità: il calo delle vendite riflette cambiamenti nelle abitudini di lettura, con una quota significativa della popolazione che legge poco o nulla. Le cause principali includono la scarsa abitudine alla lettura, la competizione con media digitali, e un indebolimento del ruolo del libro nelle famiglie e nelle scuole. Il Salone mira a essere un laboratorio di idee per rilanciare la passione per la lettura, incentivando politiche di sostegno, innovazione tecnologica e coinvolgimento generazionale, consolidando così la funzione critica e sociale della lettura in Italia e rafforzando l'intero sistema editoriale.
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