
Samsung rallenta sull'innovazione: il processo a 1,4 nm rimandato al 2029 e nasce la strategia SF2P+
Samsung, leader nel settore dei semiconduttori, ha recentemente annunciato un rinvio della produzione del processo a 1,4 nm al 2029, con l'introduzione di una nuova strategia denominata SF2P+. Questa decisione riflette un cambio di paradigma verso un approccio più realistico e prudente, concentrandosi sul miglioramento della stabilità produttiva delle tecnologie consolidate a 2 e 4 nm. L'obiettivo prioritario è garantire rese produttive elevate e affidabilità per consolidare la fiducia dei clienti e rafforzare la posizione sul mercato.
Attualmente, la tecnologia 2 nm di Samsung rappresenta lo stato dell'arte, offrendo incrementi significativi in termini di densità transistor e efficienza energetica, ma presenta sfide notevoli nella stabilizzazione delle rese produttive. Il nodo 4 nm, invece, continua a essere utilizzato per applicazioni di fascia media, garantendo basi solide al business. La scelta di posticipare l'adozione dei 1,4 nm, nodo estremamente complesso sotto il profilo tecnico, nasce dall'esigenza di evitare rischi finanziari e produttivi, considerando la concorrenza di TSMC e Intel, anch'esse alle prese con difficoltà simili.
Per mantenere il ritmo innovativo, Samsung introdurrà il processo SF2P+ tra il 2025 e il 2027, che promette incrementi delle prestazioni di circa il 20-30%, migliorando l'efficienza energetica e la prevedibilità delle rese. Questa evoluzione intermedia rappresenta una scommessa strategica che mira a bilanciare innovazione e affidabilità. In conclusione, la roadmap Samsung non indica un rallentamento, ma un orientamento verso una crescita sostenibile e una leadership più matura e responsabile nel panorama globale dei semiconduttori.