Santa Messa del Giubileo dei Missionari e Migranti con Papa Leone XIV: Un Appello alla Pace in Diretta su Rai 1 dal Vaticano
La giornata del 5 ottobre 2025 ha visto Roma e il Vaticano protagonisti di un evento straordinario: il Giubileo del Mondo Missionario e dei Migranti, presieduto da Papa Leone XIV e trasmesso in diretta su Rai 1. Questo appuntamento religioso e mediatico ha unito migliaia di fedeli provenienti da oltre cento Paesi, sottolineando un messaggio forte di accoglienza, pace e solidarietà globale. In un contesto globale segnato da conflitti e crisi umanitarie, il Giubileo pone l’accento sul dialogo interculturale e sull’importanza dell’accoglienza verso migranti e rifugiati, rappresentando così un momento di testimonianza spirituale e sociale.
Il pontificato di Papa Leone XIV si distingue per la sua apertura verso le periferie del mondo, in particolare migranti, rifugiati e missionari in condizioni di estrema fragilità. Nel corso della Santa Messa trasmessa da Rai 1, il Papa ha ribadito che l’accoglienza è un imperativo evangelico e una responsabilità etica per tutta la comunità internazionale. Ha esortato a una Chiesa “in uscita” che affronti le nuove povertà con giustizia e dignità, promuovendo l’ospitalità come base della convivenza pacifica tra i popoli. Il programma della giornata ha visto la partecipazione di circa 15.000 fedeli, con momenti di preghiera, musica, il coinvolgimento di delegazioni di migranti e rifugiati e l’Angelus di pace, momento dedicato alla cessazione delle violenze.
La diretta su Rai 1 ha ampliato la portata dell’evento coinvolgendo un pubblico globale, con traduzioni e sottotitoli a garantire l’accessibilità. Il Giubileo è stato un’espressione concreta della missione cristiana orientata alla giustizia sociale e alla pace, enfatizzando il ruolo della Chiesa come casa universale capace di accogliere e valorizzare le diversità. Le testimonianze dei pellegrini, da diverse parti del mondo, hanno alimentato il senso di speranza e solidarietà. Infine, Papa Leone XIV ha fatto appello alla responsabilità politica e civile per costruire corridoi umanitari e culture dell’incontro, confermando il Giubileo come un momento di svolta e impegno continuo per la società e la Chiesa.