
Sanzione all’asilo nido: la tutela della privacy dei bambini è un diritto imprescindibile fin dalla prima infanzia
La tutela della privacy in ambito scolastico, specie nei servizi per la prima infanzia, è un tema di grande attualità e delicatezza. Il recente provvedimento dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali contro un asilo nido che ha diffuso fotografie di bambini senza un consenso valido ha sottolineato l'importanza di rispettare la riservatezza e la dignità dei minori. La gestione dei dati personali, incluse immagini e videosorveglianza, deve avvenire nel pieno rispetto del GDPR e del Codice della Privacy italiano, con un consenso libero, specifico e informato da parte dei genitori.
La normativa vigente impone rigide regole per l’uso e la pubblicazione delle fotografie di bambini, vietando la diffusione senza consenso esplicito e limitando l’uso delle immagini a scopi educativi e documentativi. La videosorveglianza negli asili è ammessa solo in casi eccezionali e deve rispettare precisi parametri di sicurezza e trasparenza. Nel caso segnalato, l’esercizio illecito di tali strumenti ha portato a una sanzione di 10.000 euro, obbligando la struttura a rimuovere contenuti e rivedere le proprie procedure, sottolineando così la centralità del ruolo del Garante Privacy nella protezione dei minori.
Per le scuole è indispensabile adottare regolamenti interni e formare il personale per garantire la tutela dati, mentre per le famiglie è fondamentale un dialogo attivo e la vigilanza sui consensi. Il rispetto della privacy non è solo una questione tecnica, ma anche un principio di rispetto per la dignità e identità del bambino, tutelandone i diritti fondamentali e assicurando una crescita serena e protetta fin dalla prima infanzia. Il caso rappresenta un monito per costruire una cultura condivisa di protezione e consapevolezza nel trattamento dei dati sensibili dei più piccoli.