
Sciopero Nazionale di Docenti e ATA il 23 e 24 maggio 2025: Impatto, Motivazioni e Conseguenze per la Scuola Italiana
Il comparto della scuola italiana si prepara a uno sciopero nazionale indetto per il 23 e 24 maggio 2025, che coinvolgerà tutto il personale docente e ATA (amministrativo, tecnico, ausiliario) delle istituzioni scolastiche pubbliche. L'iniziativa è stata promossa dai sindacati CSLE e CONALPE per portare all'attenzione del governo le problematiche più rilevanti del settore, come il mancato rinnovo del contratto collettivo, la precarietà diffusa e le insufficienze negli investimenti. Lo sciopero, disciplinato da precise normative, mira a sensibilizzare sull'importanza della valorizzazione delle professionalità e la necessità di migliorare le condizioni di lavoro senza però compromettere il diritto all’istruzione degli studenti.
La mobilitazione interesserà tutto il personale dipendente dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, con adesione volontaria. Le scuole dovranno comunicare tempestivamente alle famiglie le eventuali modifiche agli orari, sospensioni di lezioni e servizi come mensa, sorveglianza e segreteria. Si prevedono disagi dovuti alla possibile riduzione del personale presente nelle strutture, con conseguenze sulla regolarità delle lezioni e sull’accesso ai servizi. Le associazioni di categoria appoggiano le rivendicazioni, mentre le famiglie si mostrano preoccupate per l’impatto sulle attività giornaliere, soprattutto per chi non ha alternative per la gestione dei figli.
Il Ministero ha fornito direttive precise sulla gestione dello sciopero, includendo obblighi di comunicazione e misure per garantire la sicurezza degli studenti. Lo sciopero rappresenta una tappa importante per il comparto scuola, che punta a ottenere un rilancio del confronto con le istituzioni per superare criticità storiche. Famiglie, studenti e operatori scolastici sono invitati a seguire gli aggiornamenti ufficiali e a bilanciare il diritto alla protesta con quello allo studio, cercando di limitare i disagi durante le giornate di mobilitazione.