
Scoperta: I dinosauri avevano le guance?
Negli ultimi anni, uno studio condotto dall’Università di Alberta ha aperto un nuovo capitolo nella paleontologia riguardo l'anatomia facciale dei dinosauri, suggerendo la presenza di guance muscolari simili a quelle di rettili e mammiferi moderni. Questa scoperta è stata possibile grazie all'analisi dettagliata delle ossa del cranio fossile, dove sono stati identificati segni proprio nei punti di inserzione dei tessuti molli, che fino a oggi erano difficili da interpretare. La ricerca ha preso in esame specie sia erbivore che carnivore, individuando la struttura chiamata exoparia, un elemento chiave per la comparsa e la funzionalità delle guance. La conferma di questa struttura su diversi esemplari indica che questo adattamento potrebbe essere stato diffuso tra i dinosauri, migliorando la masticazione e la protezione dei denti durante l'alimentazione. Comparazioni con altri arcosauri mostrano che l’exoparia è un tratto ereditato e modificato, segnalando un’evoluzione convergente in risposta a necessità alimentari. Dal punto di vista paleontologico, la scoperta ha importanti implicazioni, tra cui la revisione delle modalità di ingestione e digestione dei dinosauri, un cambiamento della loro rappresentazione iconografica e contributi agli studi sull’evoluzione dei discendenti moderni come gli uccelli. Il lavoro multidisciplinare ha integrato tecniche tradizionali e analisi microscopiche, grazie anche a una vasta collezione di fossili. Il riconoscimento dell’importanza del tessuto molle, attraverso segni ossei, ha permesso di ipotizzare una masticazione più evoluta e complessa, distante dall’idea di semplici animali strappatori di piante. Nonostante questo progresso, permane un dibattito scientifico dovuto all’interpretazione parziale dei segni fossili e alla lontananza evolutiva con specie viventi che possessano guance simili. Infine, queste scoperte aprono prospettive di ricerca per indagini più approfondite mediante nuovi strumenti e tecniche, con il potenziale di rivoluzionare ulteriormente la nostra comprensione del comportamento e fisiologia dei dinosauri, posizionandoli come animali dotati di sofisticati adattamenti dietetici e funzionali.