Scuola: 54mila nuove assunzioni, ma resta la crisi precari

Scuola: 54mila nuove assunzioni, ma resta la crisi precari

Il sistema scolastico italiano sta attraversando una fase complessa, segnata dall'approvazione di un decreto ministeriale che prevede l'assunzione di oltre 54mila docenti per l'anno scolastico 2025-2026, una mossa volta a contrastare la storica carenza di personale e il persistente problema del precariato. In particolare, il piano include l'immissione in ruolo di 48.500 insegnanti per posti comuni e di sostegno e 6.022 docenti di religione cattolica, con l’obiettivo di coprire aree ritenute critiche come il sostegno a studenti con disabilità. La procedura di assunzione prevede l'utilizzo di graduatorie e concorsi, cercando di bilanciare merito e esperienza. Tuttavia, malgrado i numeri considerevoli, il decreto affronta solo in parte la reale necessità di organico; infatti, i posti vacanti superano i 90mila, evidenziando un gap strutturale che va oltre le nuove assunzioni. Il precariato rimane un elemento centrale, con oltre 250mila supplenze annuali che generano instabilità e compromettono la continuità didattica, influenzando negativamente sia docente che studente. Il sindacato FLC CGIL definisce l'iniziativa insufficiente e sottolinea che bisogna affrontare le cause strutturali per migliorare la qualità del sistema. Le assunzioni dei docenti di religione rappresentano un passo verso la stabilizzazione di una categoria spesso marginale. Il futuro richiede politiche strutturali, investimenti nella formazione e valorizzazione della professione docente, con particolare attenzione alle differenze territoriali, per costruire un sistema scolastico più stabile, efficiente e inclusivo.

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