Scuola e Nuovi Orizzonti dell’Educazione: Affrontare il Disagio Neuropsichiatrico tra Fatti, Statistiche e Prospettive Filosofiche

L’anno scolastico 2024-2025 in Lombardia si apre con dati preoccupanti riguardanti i disturbi neuropsichiatrici tra bambini e adolescenti, con oltre 150mila minori seguiti dai servizi sanitari per patologie come disturbi del neurosviluppo, apprendimento, ansia e altri problemi neurologici. Il fenomeno, in crescita prevista del 18% per il 2025, sottolinea la necessità di un’attenta riflessione sull’efficacia delle risposte del sistema educativo, soprattutto in una regione con una forte stratificazione sociale. Nel 2024, oltre 124mila minori hanno frequentato ambulatori neuropsichiatrici e 28mila sono stati accolti in pronto soccorso per disturbi correlati, con una prevalenza in adolescenza. Questo quadro complesso sollecita la scuola a farsi fulcro di inclusione e supporto, adottando piani personalizzati, lavoro di équipe e strumenti compensativi, nonostante le risorse spesso inadeguate. Le cause di questi disturbi sono multifattoriali, includendo fattori genetici, ambientali, familiari, l’eccesso di stimoli tecnologici, le pressioni sociali e le conseguenze della pandemia. Da un punto di vista pedagogico, riflessioni di Finkielkraut e Barthes sottolineano l’importanza dell’ascolto e dell’incontro come basi per una scuola accogliente, capace di valorizzare la pluralità delle identità e di rinnovare il patto educativo. Le prospettive future indicano la necessità di nuovi approcci inclusivi, con formazione continua per docenti, collaborazione tra scuole e servizi sanitari, spazi di ascolto e investimenti strutturali, per fare della scuola non solo un presidio sanitario ma un laboratorio di umanità, in grado di rispondere ai bisogni di una società sempre più complessa e fragile.