
Scuola, l'inizio del 2025 si apre tra proteste studentesche e nuove richieste: PCTO, psicologo e diritti in primo piano
L'anno scolastico 2025 in Italia si apre con un fermento significativo, evidenziato da manifestazioni studentesche a Roma che hanno portato al centro del dibattito pubblico temi cruciali come il PCTO, la presenza degli psicologi nelle scuole, il diritto allo studio e il definanziamento del sistema educativo. Le proteste testimoniano un forte desiderio di cambiamento e miglioramento da parte di studenti, famiglie e docenti.
La manifestazione del 15 settembre ha visto una vasta partecipazione con slogan che richiamano una scuola accessibile, sicura e attenta al benessere degli studenti. Il PCTO, pensato per avvicinare gli studenti al mondo del lavoro, è stato fortemente criticato per la sua inefficacia e obbligatorietà, mentre lo ius scholae divide le opinioni, come dimostrato dalle azioni del Blocco Studentesco a Roma.
Le richieste della Rete degli Studenti Medi includono la gratuità dei libri di testo e la creazione di sportelli psicologici permanenti e gratuiti, rispondendo al crescente disagio psicologico tra gli adolescenti. Il definanziamento continua a gravare sul sistema scolastico, minando la qualità e la sicurezza. Tuttavia, la mobilitazione può rappresentare un'opportunità per spingere le istituzioni a investimenti strutturali e a un reale cambiamento, affinché il diritto all'istruzione diventi una realtà effettiva per tutti.