Scuola primaria, nuova proposta di legge FdI: un’ora a settimana dedicata a lettura su carta e calligrafia

Scuola primaria, nuova proposta di legge FdI: un’ora a settimana dedicata a lettura su carta e calligrafia

La recente proposta di legge presentata in Parlamento da Fratelli d’Italia prevede che nelle scuole primarie italiane venga introdotta un’ora settimanale obbligatoria dedicata alla lettura su carta e alla calligrafia. Questa iniziativa parte dalla consapevolezza che, nell’attuale panorama dominato dalla tecnologia e dai dispositivi digitali, le competenze fondamentali di lettura tradizionale e scrittura manuale rischiano di essere trascurate. La proposta struttura in modo dettagliato sia le modalità di attuazione dell’attività – un’ora la settimana per tutte le classi delle primarie – sia il potenziamento delle biblioteche scolastiche, che devono essere adeguatamente rifornite di testi cartacei selezionati per fascia d’età. Inoltre, il disegno di legge introduce finanziamenti specifici per aggiornare le biblioteche, avviare progetti di lettura e coinvolgere enti culturali, nel tentativo di ridurre le diseguaglianze tra scuole e promuovere una cultura della lettura diffusa e radicata. Così, la scuola primaria si pone come luogo di rinnovata alfabetizzazione, dove la riflessione sulla parola scritta e la cura della scrittura diventano strumenti per crescere e comprendere la realtà, contro la frammentazione e la superficialità spesso amplificate dal digitale.

Da un punto di vista metodologico ed educativo, la lettura su carta e la calligrafia vengono presentate non solo come semplici contenuti didattici, ma come vere e proprie pratiche formative. Numerose ricerche internazionali hanno dimostrato che la lettura su supporto cartaceo favorisce la concentrazione, la memorizzazione e l’approfondimento critico, garantendo benefici cognitivi superiori rispetto alla lettura veloce su schermo. Analogamente, la scrittura a mano sviluppa competenze motorie e intellettive uniche: migliora la coordinazione, aiuta la memorizzazione, costruisce l’identità personale e rinforza l’espressione individuale. La scuola si propone quindi di creare ambienti accoglienti per la cultura del libro, investendo nelle biblioteche scolastiche come spazi di relazione e crescita. In parallelo, la calligrafia viene intesa non solo come esercizio di ordine grafico ma come occasione di creatività, espressione e consapevolezza. Gli insegnanti avranno un ruolo fondamentale, dovendo progettare attività motivanti, favorire la partecipazione attiva degli alunni e collaborare con le famiglie per prolungare queste buone pratiche anche a casa.

Tuttavia, la proposta di legge solleva anche dubbi e criticità operative. Il mondo scolastico, pur riconoscendo l’importanza di potenziare lettura su carta e calligrafia, evidenzia alcune questioni chiave: la formazione specifica degli insegnanti, la necessità di risorse economiche stabili per dotare tutte le scuole di biblioteche adeguate, il coordinamento tra discipline curricolari già numerose e nuove attività obbligatorie. Le esperienze internazionali suggeriscono che una soluzione efficace non sia opporre digitale e tradizione, ma favorire un equilibrio tra strumenti moderni e pratiche storiche. Allo stesso tempo, occorre garantire equità, evitando che le disparità territoriali in termini di risorse penalizzino alcune scuole rispetto ad altre. In definitiva, il disegno di legge rappresenta una sfida e un’opportunità: restituire centralità alla lettura e alla scrittura, formare cittadini attenti e critici, e aggiornare la scuola italiana alle esigenze di una società sempre più complessa ma saldamente radicata nei suoi valori educativi fondamentali.

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