Scuole Cattoliche negli Stati Uniti: l’Impatto dei Bonus per le Famiglie sulla Sopravvivenza degli Istituti Religiosi

Le scuole cattoliche negli Stati Uniti, da decenni un punto di riferimento fondamentale per famiglie che cercano un’educazione religiosa e di qualità, stanno affrontando un periodo di forte crisi dovuto a molti fattori come la crisi economica, la competizione con scuole pubbliche e charter, e la diminuzione degli iscritti. Dal 1965 a oggi, il numero delle scuole è calato del 35% e gli iscritti da 5,2 milioni a meno di 2 milioni. L’indagine della Salve Regina University ha analizzato con metodo rigoroso le diocesi con e senza bonus governativi rivolti alle famiglie per sostenere l’istruzione cattolica. I dati dimostrano chiaramente che nelle realtà in cui questi incentivi economici sono attivi, le iscrizioni crescono mediamente dell’8-10% e le disiscrizioni si riducono del 15%, mentre altrove si assiste a un continuo calo e chiusura di istituti. Questi bonus, spesso sotto forma di voucher, sgravi fiscali o tax credit, permettono alle famiglie a basso e medio reddito di accedere con minori ostacoli alla scuola confessionale, promuovendo inclusione, pluralità educativa e rafforzando il tessuto sociale delle comunità locali. La presenza di questi sostegni incide positivamente anche sul miglioramento delle performance scolastiche e sulla riduzione dell’abbandono. Tuttavia, le diocesi senza bonus evidenziano forti difficoltà, con istituti che chiudono e personale ridotto. Per garantire la sopravvivenza e il rilancio delle scuole cattoliche, le politiche di sostegno economico devono essere rafforzate e integrate con campagne di sensibilizzazione e collaborazioni pubblico-private. L’esperienza americana rappresenta un modello che anche altri Paesi, inclusa l’Italia, potrebbero considerare per preservare una pluralità educativa fondamentale per il diritto di scelta delle famiglie e la qualità complessiva del sistema scolastico.