Secondo lancio del razzo New Glenn rinviato da Blue Origin: le tempeste solari G4 bloccano le missioni spaziali
Nel novembre 2025, forti tempeste solari di livello G4, classificate dal NOAA, hanno causato il rinvio del secondo lancio del razzo New Glenn di Blue Origin da Cape Canaveral, Florida. Questi fenomeni solari, caratterizzati da brillamenti ed espulsioni di massa coronale, provocano alte emissioni di particelle e radiazioni che possono compromettere la sicurezza e il funzionamento delle apparecchiature elettroniche di bordo, rendendo pericolosi i lanci spaziali. Blue Origin, ponendo la sicurezza prima delle scadenze, ha sospeso il lancio in accordo con le linee guida internazionali, evidenziando così la sfida che rappresentano le condizioni spaziali estreme per la tecnologia aerospaziale.
Anche la NASA ha dovuto posticipare la missione ESCAPADE, destinata a studiare l’atmosfera marziana, a causa delle stesse tempeste solari, rallentando così le attività scientifiche e operative. Queste tempeste di livello G4 comportano disturbi gravi nelle comunicazioni radio, nei sistemi GPS e nelle reti elettriche, nonché rischi elevati per le apparecchiature spaziali e per l’esposizione alle radiazioni. Il rinvio evidenzia quindi l'impatto significativo delle condizioni solari sull'attività spaziale e l'importanza di strategie di monitoraggio e prevenzione avanzate.
Blue Origin ha mostrato grande responsabilità nel rinviare il lancio, integrando rigide misure di sicurezza e monitoraggio costante collaborando con NOAA e NASA. Il sito di Cape Canaveral, fulcro storico dei lanci spaziali statunitensi, si conferma centrale anche nella gestione di emergenze di questo tipo. Il settore spaziale si trova oggi di fronte alla sfida di gestire l’imprevedibilità del meteo spaziale attraverso tecnologie avanzate, formazione e cooperazione internazionale, per garantire la continuità e la sicurezza delle future missioni, nonostante i rischi ambientali sempre più accentuati.