
Sicurezza informatica sotto assedio: il rapporto Enisa 2025 fotografa un'Europa nel mirino dei cyberattacchi
Il rapporto annuale 2025 dell'Agenzia UE per la sicurezza informatica (Enisa) evidenzia una crescente pressione di cyberattacchi sul continente europeo, con 4.875 incidenti registrati tra luglio 2024 e giugno 2025. L'Europa si trova oggi ad affrontare minacce sofisticate e diversificate, tra cui il ransomware, il phishing, attacchi DDoS e hacktivismo, quest'ultimo responsabile di oltre l'80% degli incidenti studiati. L'Enisa sottolinea come la convergenza tra gruppi criminali, hacker politici e spie aumenti la complessità della difesa, richiedendo una risposta europea coordinata. I ransomware rappresentano la minaccia più grave, colpendo sia il settore pubblico che privato, con una crescita significativa dei danni causati e un impatto marcato sulle infrastrutture critiche come sanità e trasporti. Parallelamente, l'hacktivismo si mostra come fenomeno in espansione, sfruttando motivazioni ideologiche e sociali per colpire istituzioni e aziende, mettendo a rischio anche la fiducia collettiva nelle strutture europee.
L'Enisa gioca un ruolo cruciale nell'analisi e nella definizione delle strategie europee di cybersecurity, monitorando strumenti e tecniche degli attaccanti. L'uso crescente di malware fileless, phishing mirato e vulnerabilità zero-day richiede interventi innovativi e aggiornamenti continui nella formazione e tecnologia. A ciò si aggiunge la necessità di proteggere le infrastrutture digitali, spesso caratterizzate da disparità tra Stati membri e dipendenze da fornitori esterni. Il rapporto raccomanda un rafforzamento della cooperazione tra paesi, l'adozione di standard comuni e una maggiore formazione degli operatori e cittadini per elevare la resilienza digitale a livello comunitario.
Per rispondere efficacemente all'escalation degli attacchi, l'Enisa propone misure concrete, come l'istituzione di Task Force nazionali e multinazionali, incentivi fiscali per l'adozione di tecnologie di sicurezza, e l'inserimento della cybersecurity nei programmi educativi a vari livelli. Solo integrando politiche pubbliche, investimenti tecnologici e cultura della sicurezza sarà possibile contrastare efficacemente minacce globali e in continua evoluzione. In prospettiva, la sfida per l'Europa è trasformare queste criticità in opportunità per costruire una società digitale più sicura, resiliente e consapevole, garantendo la protezione delle infrastrutture, della privacy dei cittadini e della competitività economica.