
Sondaggio choc sul femminicidio a scuola: i dirigenti scolastici rivendicano il proprio ruolo e sollecitano le famiglie
Un episodio allarmante a Bassano del Grappa ha scosso il mondo scolastico italiano: uno studente ha diffuso in una chat di classe un sondaggio su femminicidi, chiedendo chi "meritasse di più di essere uccisa". Questo atto ha suscitato forte indignazione tra docenti, genitori e studenti, riaccendendo il dibattito sul ruolo cruciale delle scuole nell'educare al rispetto e prevenire la violenza di genere. L'evento ha evidenziato limiti nelle sole iniziative scolastiche e sottolinea l'importanza di un coinvolgimento integrato con famiglie e comunità, soprattutto in un contesto dominato dall'influenza dei social media. I dirigenti scolastici, pur condannando fermamente l'episodio, hanno richiamato l'attenzione sulla necessità di un'alleanza educativa tra scuola, famiglie e istituzioni per contrastare efficacemente questi fenomeni. Da parte del Ministero dell'Istruzione sono stati annunciati provvedimenti per potenziare formazione e programmi dedicati al rispetto, alla parità di genere e alla cittadinanza responsabile. La prevenzione deve diventare una componente quotidiana e strutturale nell'educazione, tramite laboratori, corsi specifici e collaborazioni con associazioni, ma con risorse adeguate e continuità. Fondamentale risulta anche l'educazione digitale e affettiva, per responsabilizzare i giovani nell'uso dei social, spesso terreno di comportamenti devianti. Solo grazie a un'azione coordinata e sostenuta tra scuole, famiglie e istituzioni si potrà costruire una cultura diffusa del rispetto, prevenendo derive violente e sensibilizzando le future generazioni.