Starship Ship 35: disastro tecnico al nono volo di SpaceX, esploso il Super Heavy e persa Ship 35

Starship Ship 35: disastro tecnico al nono volo di SpaceX, esploso il Super Heavy e persa Ship 35

Il nono volo della Starship di SpaceX, avvenuto il 28 maggio 2025 dalla storica piattaforma Pad A di Starbase, Texas, si è rivelato uno dei test più difficili per l’azienda guidata da Elon Musk. L’intera missione orbitale, ricca di aspettative tecniche e commerciali, era destinata a validare la separazione degli stadi, il rilascio del carico utile e la riutilizzabilità del grande razzo. Dopo un decollo impeccabile e una corretta separazione tra il booster Super Heavy e Ship 35, sono emerse due criticità fatali: durante il rientro controllato, il booster Super Heavy è esploso, mentre Ship 35 ha iniziato a perdere assetto a causa di una fuga dal serbatoio centrale di carburante. Tale perdita ha comportato un progressivo deterioramento dei sistemi di controllo e la compromissione della traiettoria di volo, chiudendo le possibilità di raggiungere con successo il traguardo orbitale e di effettuare il rilascio del carico utile.

Dal punto di vista tecnico, le indagini puntano a chiarire le cause multifattoriali dell’incidente. Tra i possibili scenari, si esaminano difetti strutturali nei materiali o nei giunti di saldatura dei serbatoi, sollecitazioni anomale durante la separazione degli stadi, e potenziali impatti del malfunzionamento del Super Heavy su Ship 35. L’anomalia al sistema di assetto, innescata dalla perdita di propellente, ha portato SpaceX a passivare la nave, ovvero a disattivare i sistemi primari e indirizzarla verso la distruzione controllata, in modo da ridurre i rischi di detriti sia a terra sia in orbita. L’incidente ha inoltre impedito la dimostrazione, attesa e fondamentale, del rilascio del carico utile attraverso l’apertura del portellone, accentuando così la necessità di revisionare i meccanismi di separazione e sgancio, cruciali per future missioni commerciali e scientifiche.

Le reazioni di SpaceX e delle autorità statunitensi sono state immediate: avviate indagini complete, raccolta e analisi dei dati e un ciclo di miglioramento continuo, coerente con la filosofia aziendale di “fallire in sicurezza” per apprendere rapidamente. L’incidente, pur rappresentando una battuta d’arresto, offre a SpaceX elementi preziosi su cui lavorare: rafforzare i controlli sui serbatoi pressurizzati, introdurre test addizionali sui sistemi di rilascio dei carichi e perfezionare le telemetrie di controllo in tempo reale. Nonostante la difficoltà e la grande visibilità dell’insuccesso, la filosofia dell’apprendimento continuo resta il vero motore dell’innovazione, assicurando che ogni fallimento si trasformi in una reale opportunità di progresso, verso voli sempre più sicuri, affidabili e, in prospettiva, aperti a nuovi traguardi nell’esplorazione spaziale condivisa.

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