Stipendi dei docenti e rilancio della scuola: al Congresso Cisl richieste più risorse per il contratto

Stipendi dei docenti e rilancio della scuola: al Congresso Cisl richieste più risorse per il contratto

Primo paragrafo

Il Congresso nazionale della CISL Scuola, tenutosi a Trieste dal 10 al 12 giugno 2025, ha rappresentato un momento chiave per la discussione sulle problematiche riguardanti il settore scolastico italiano, in particolare la questione centrale degli stipendi dei docenti. In un contesto segnato da persistenti difficoltà e dagli effetti della crisi pandemica, la segretaria generale Ivana Barbacci ha ribadito la necessità di rimettere al centro l’insegnante e la valorizzazione della sua professionalità. L’evento ha messo in luce tanto le carenze strutturali quanto le aspettative del personale scolastico verso il contratto scuola 2025, soprattutto in relazione alle risorse disponibili e alla posizione dell’Italia nel panorama europeo. Il confronto su questi temi diventa sempre più acceso considerando il divario retributivo con i colleghi di altri paesi europei, come Germania, Francia e Spagna, dove la professione dell’insegnante è remunerata in modo significativamente migliore. In Italia, invece, gli stipendi degli insegnanti, anche con esperienza pluriennale, restano ben al di sotto della media UE, rendendo difficile sia l’attrazione verso la carriera docente sia la motivazione di chi già lavora nella scuola. Il Congresso si è dunque inserito in un momento storico, sollevando questioni non rimandabili che riguardano equità, qualità e futuro della scuola pubblica.

Secondo paragrafo

Durante il Congresso, la CISL Scuola, rappresentata da Ivana Barbacci, ha avanzato richieste precise e strutturate al Ministero dell’Istruzione guidato da Valditara, chiedendo maggiori risorse per il contratto 2025. Il sindacato ha sottolineato la necessità di un aumento concreto e sostanziale degli stipendi per gli insegnanti italiani, l’introduzione di misure per riconoscere l’aggravio dei carichi di lavoro dovuto alla complessità crescente della scuola, e una forte valorizzazione della formazione continua e delle possibilità di sviluppo di carriera. Proposte come la riforma della progressione economica, la lotta al precariato, incentivi per le scuole in aree svantaggiate e percorsi di aggiornamento obbligatorio sono stati identificati come strumenti fondamentali per rilanciare il sistema educativo. Il confronto con i modelli europei evidenzia quanto l’Italia debba recuperare terreno, puntando ad una scuola che non solo assicuri retribuzioni dignitose, ma investa nell’innovazione e nel benessere del personale. Gli insegnanti devono diventare protagonisti del cambiamento, attraverso un patto istituzionale che riconosca finalmente il loro ruolo strategico e la centralità della qualità del lavoro docente, elementi indispensabili per rispondere alle sfide future.

Terzo paragrafo

Le discussioni congressuali si sono inoltre arricchite del dibattito fra i rappresentanti provenienti da tutta Italia, che hanno portato la testimonianza delle difficoltà quotidiane nelle scuole: precarietà diffusa, forti divari territoriali e crescente pressione amministrativa sono stati i temi dominanti. Particolare rilievo ha avuto la necessità di meccanismi di valutazione trasparenti, percorsi di carriera più flessibili e sistemi di welfare destinati al benessere di docenti e personale scolastico. L’attenzione è ora rivolta al confronto con il Ministero, da cui si attendono risposte concrete a partire da un significativo aumento degli stipendi e da una revisione strutturale delle condizioni di lavoro. Il Congresso si è chiuso con la promessa di una rinnovata mobilitazione: il 2025 sarà un anno decisivo per l’affermazione della scuola come priorità nazionale. La CISL Scuola, con la sua capacità di sintesi e proposta, si pone come punto di riferimento per far sì che la scuola italiana ritrovi voce e centralità nell’agenda politica, rivendicando un futuro di dignità, innovazione e riconoscimento per tutti coloro che quotidianamente contribuiscono alla sua crescita e al suo valore sociale.

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