Studentessa sedicenne neomamma chiede la Dad: la scuola superiore di Piacenza nega la richiesta

Studentessa sedicenne neomamma chiede la Dad: la scuola superiore di Piacenza nega la richiesta

Il caso di una neomamma sedicenne di Piacenza che ha richiesto di proseguire con la didattica a distanza (Dad) nella sua scuola superiore ha acceso un importante dibattito sulle difficoltà che le studentesse madri minorenni incontrano nel sistema scolastico italiano. Nonostante la sua eccezionale dedizione, attestata dal collegamento alle lezioni già due giorni dopo il parto e dagli ottimi risultati scolastici, la scuola ha negato la richiesta appellandosi ai regolamenti vigenti, che consentono la Dad solo per motivi sanitari certificati. Questo ribadisce la rigidità normativa attuale e la mancanza di tutele specifiche per la maternità a scuola, un tema poco affrontato dalle istituzioni.

I servizi sociali di Piacenza sono intervenuti per sostenere la giovane madre nella difficile conciliazione tra studio e cura del neonato, offrendo supporto psicologico e pratico. Tuttavia, la carenza di strumenti strutturati come asili nido scolastici o orari flessibili evidenzia la necessità di una revisione normativa e di politiche più inclusive. I regolamenti sulla Dad, nati come risposta emergenziale alla pandemia, oggi risultano limitati e concentrati esclusivamente sulle esigenze sanitarie documentate, escludendo casi come quello delle madri minorenni, lasciando molte ragazze in un limbo senza soluzioni realistiche.

La situazione italiana mostra una lacuna normativa significativa che limita i diritti allo studio delle giovani madri e mette in crisi l’inclusione scolastica. Le studentesse madri reclamano la Dad come strumento indispensabile per poter continuare la formazione senza sacrificare la maternità. Occorrono riforme profonde che coinvolgano scuole, servizi sociali e istituzioni per garantire soluzioni flessibili e supporti concreti, in modo da tutelare appieno il diritto allo studio e favorire l’inserimento sociale e lavorativo futuro delle madri adolescenti, riconoscendo la complessità delle loro esigenze.

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