Supplenze brevi e spezzoni orario di 6 ore: le regole per la chiamata dei docenti dalle graduatorie di istituto nell’anno scolastico 2025/26

L'assegnazione delle supplenze per spezzoni orari pari o inferiori a 6 ore è una tematica centrale per le scuole italiane nell'anno scolastico 2025/26. La normativa vigente, aggiornata dal Ministero dell’Istruzione, prevede che questi spezzoni siano prioritariamente offerti ai docenti già in servizio presso la stessa scuola, attraverso una procedura scritta gestita dal dirigente scolastico. Solo in mancanza di disponibilità interna si procede con la chiamata dalle graduatorie di istituto, garantendo trasparenza e rispetto delle priorità.

Il dirigente scolastico svolge un ruolo chiave nel monitoraggio della copertura oraria, nella gestione delle comunicazioni e nell'applicazione rigorosa delle procedure previste. Le fasi includono il censimento degli spezzoni vacanti, la richiesta di disponibilità ai docenti interni e, in caso di assenza di offerte, la chiamata dai supplenti esterni secondo l'ordine delle graduatorie aggiornate per il 2025/26. Le tempistiche sono rapide per assicurare continuità didattica, e la documentazione formale è fondamentale per eventuali controlli o ricorsi.

I docenti assunti con spezzoni orari sono tutelati da un contratto a tempo determinato che garantisce tutti i diritti lavorativi, inclusi salario proporzionale, contributi e riconoscimento dell’anzianità. Possono anche integrare l’orario lavorando in altre scuole, nel rispetto dei limiti normativi. Per prevenire problemi, si consiglia ai docenti di monitorare le comunicazioni scolastiche, aggiornare costantemente le graduatorie e conservare documenti contrattuali. Nel complesso, la gestione delle supplenze brevi nel 2025/26 punta a garantire regolarità, tutela e efficienza nel sistema scolastico.