
Supplenze scolastiche 2023/24: diminuiscono gli incarichi, boom dei posti di sostegno
Nel corso dell’anno scolastico 2023/24 si evidenzia un lieve decremento delle supplenze in Italia, pari a 2.104 unità (-0,9%), con un totale di 232.472 docenti supplenti. Pur non rivoluzionando il sistema, questo segnale è importante e riflette gli effetti di un reclutamento straordinario precedente, una maggiore stabilità del personale e modesti aggiustamenti nelle assegnazioni. Tuttavia, resta cruciale garantire le supplenze per la continuità didattica, soprattutto in caso di assenze prolungate o personale non ancora stabilizzato.
All’opposto si registra una crescita significativa dei posti di sostegno, che rappresentano il 59% del totale delle supplenze nel 2023/24, salendo a 136.380 rispetto ai 129.297 del 2022/23 (+7.000 posti in un anno, +16% in due anni). Questo trend riflette le crescenti esigenze di inclusione educativa per studenti con disabilità e bisogni educativi speciali, nonché gli sforzi ministeriali di tutela. Tuttavia, l’aumento dei contratti temporanei nel sostegno pone sfide di formazione e organizzazione, dovendo spesso ricorrere a insegnanti con esperienza limitata.
Sul fronte sociale, la professione di insegnante supplente conferma la forte prevalenza femminile, con il 78% di donne tra i supplenti. Questo fenomeno deriva da radici culturali e preferenze di genere, ma solleva questioni di pluralità educativa. Infine, circa il 75% dei contratti di supplenza ha durata "fino al termine delle lezioni", garantendo una continuazione parziale ma non totale. Le differenze territoriali tra Nord, Centro e Sud impongono strategie differenziate, mentre le iniziative ministeriali puntano a stabilizzazione, formazione e digitalizzazione. Guardando al 2025, il tema principale resta la conciliazione tra continuità didattica, qualità e stabilità occupazionale nel contesto delle nuove normative e richieste sociali.