Terremoti a Roma: 2mila anni tra storia e leggende

Terremoti a Roma: 2mila anni tra storia e leggende

La recentissima story map prodotta dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) rappresenta un’importante innovazione per il racconto della sismicità di Roma, estendendosi su un arco temporale di oltre duemila anni. Questo strumento digitale, organizzato in sette ricchi capitoli e arricchito da 37 schede informative, consente di consultare dati storici, scientifici e leggendari in modo accessibile sia agli esperti di settore che ai semplici cittadini curiosi. Attraverso un approccio multidisciplinare, la story map mira a chiarire luoghi comuni diffusi, fornendo materiali e testimonianze che spaziano dal danno visibile sui monumenti storici come il Colosseo alle ricostruzioni di eventi sismici dimenticati. In particolare, la disamina delle lesioni sul Colosseo non solo mostra come i terremoti abbiano influenzato la storia della città, ma anche come questi segni siano diventati parte integrante del racconto culturale di Roma. L’opera vuole attrarre e sensibilizzare un pubblico vasto, sfruttando la forza della narrazione digitale per disseminare conoscenza e buone pratiche nell’ambito della prevenzione.

Un capitolo particolarmente significativo della story map è dedicato ai molteplici miti sulla presunta immunità sismica di Roma, in special modo a quello che lega la protezione della città all’intervento soprannaturale del Papa. Tale credenza, ancora radicata nella tradizione popolare, viene affrontata con approccio critico, sottolineando come la verifica storica scientifica abbia smentito l’idea che la Capitale sia immune ai terremoti. Invece, dati storici e recenti confermano che Roma ha subìto numerosi eventi sismici durante i secoli, alcuni dei quali hanno lasciato conseguenze visibili e documentate sui monumenti più noti. La pubblicazione si dimostra così fondamentale per sgretolare convinzioni infondate, invitando invece a riconoscere la reale vulnerabilità sismica di Roma e l’importanza di una cultura della prevenzione. L’analisi tra mito e realtà permette anche di comprendere le dinamiche sociali che accompagnano la percezione del rischio sismico nei grandi contesti urbani come quello di Roma.

L’aspetto più rilevante del progetto proposto dall’INGV rimane la valorizzazione del binomio imprescindibile tra conoscenza storica e ricerca sismologica. Il dialogo costante tra queste discipline consente non solo di ricostruire la cronologia e l’impatto dei terremoti del passato, ma anche di migliorare le strategie di prevenzione future. La story map, infatti, si posiziona come strumento di divulgazione e sensibilizzazione volto a coinvolgere istituzioni, amministrazioni e cittadini. Comprendere a fondo la storia sismica della città e la sua documentazione rappresenta il primo passo per una più efficace tutela del patrimonio artistico e della sicurezza pubblica. L’iniziativa dell’INGV, oltre a offrire un archivio digitale, promuove così una nuova consapevolezza: solo superando antichi miti e rafforzando la collaborazione tra scienza e storia si può costruire un futuro più sicuro per la Capitale italiana.

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