Tirocini extracurriculari: la necessità di una revisione dei contratti per premiare la qualità e favorire l’accesso dei giovani al mercato del lavoro

Tirocini extracurriculari: la necessità di una revisione dei contratti per premiare la qualità e favorire l’accesso dei giovani al mercato del lavoro

I tirocini extracurriculari rappresentano in Italia un passaggio cruciale per l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, svolgendo una funzione strategica nella transizione scuola-lavoro. Tuttavia, il rapporto Inapp 2025 evidenzia numerose criticità quali disomogeneità normative regionali, mancanza di standard uniformi di qualità, e una scarsa trasformazione dei tirocini in contratti di lavoro effettivi, con solo il 35% di conversione. La situazione attuale mostra spesso esperienze formative non all'altezza e con poco tutoraggio, rendendo anche incerto il reale valore formativo. La normativa italiana, frammentata a livello regionale, garantisce flessibilità ma anche disparità nelle tutele. È quindi indispensabile una revisione dei contratti di tirocinio che valorizzi la qualità attraverso criteri uniformi, sistemi premiali per le aziende virtuose e un potenziamento della figura del tutor. Le testimonianze dei giovani sottolineano insoddisfazione per la retribuzione e le competenze acquisite, confermando l'urgenza di una riforma che armonizzi le esperienze con reali opportunità lavorative. Il confronto europeo mostra come paesi come Germania o Paesi Bassi abbiano standard più elevati e una maggiore tutela. Le proposte di riforma puntano a contratti più equi, limiti temporali, un registro nazionale e certificazione dei crediti formativi. Solo un intervento coordinato tra istituzioni, imprese ed enti formativi potrà rendere i tirocini strumenti efficaci di inserimento professionale, contribuendo a un mercato del lavoro giovanile più competitivo e inclusivo nel 2025.

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