Tra Medioevo e Rinascimento: Il Significato della Dignità Umana nel Sermone di Dionisio Vázquez (1513) e l’Eredità di Pico della Mirandola

Tra Medioevo e Rinascimento: Il Significato della Dignità Umana nel Sermone di Dionisio Vázquez (1513) e l’Eredità di Pico della Mirandola

Il passaggio dal Medioevo al Rinascimento rappresenta una svolta cruciale nella storia del pensiero occidentale, segnando una nuova riflessione sulla dignità umana e il suo destino. Nel 1513, Dionisio Vázquez, con il suo sermone papale, offre una visione che riflette questa transizione, riconoscendo l’uomo come una creatura ferita dal peccato ma dotata di una dignità intrinseca salvata dalla redenzione in Cristo. Questo messaggio si intreccia con l’umanesimo di Pico della Mirandola, il quale, attraverso la sua "Oratio de hominis dignitate", afferma la libertà umana e la capacità di autodeterminazione come chiavi della dignità, trasformando l’uomo da essere subordinato a protagonista attivo nel proprio destino. La dialettica tra la fede cristiana e l’umanesimo rinascimentale promossa nel sermone sottolinea una complementarità piuttosto che un conflitto, evidenziando come la fragilità e il bisogno di salvezza dell’uomo non annullino ma arricchiscano la sua grandezza e responsabilità. In un contesto di crisi storica e culturale, questa riflessione ha aperto nuovi orizzonti spirituali e filosofici, ponendo le basi per un dibattito che ancora oggi risuona, invitandoci a riscoprire il valore della dignità umana ferita, ma mai perduta.

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