Tutte le novità sugli stipendi del personale ATA e DSGA dal 2026: fasce di anzianità, aumenti previsti e cosa cambia con il nuovo CCNL
Il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il personale ATA e DSGA, atteso per il 2026, rappresenta una svolta significativa nel sistema scolastico italiano. Dopo mesi di trattative tra ARAN e sindacati, si delineano aumenti retributivi medi tra il 5% e il 7%, con particolare attenzione a una rimodulazione delle fasce di anzianità e un riconoscimento economico più marcato per le figure apicali, in particolare gli ex DSGA. L'applicazione degli aumenti sarà retroattiva a partire dal 1° gennaio 2024, prevedendo anche il pagamento degli arretrati maturati nel periodo. Le fasce di anzianità, comprese tra 0 e oltre 28 anni di servizio, guideranno la differenziazione degli incrementi salariali, rafforzando la progressività e valorizzando l’esperienza maturata. La retribuzione degli ex DSGA sarà rivalutata in modo consistente, con parallelismi ai compensi di altre figure pubbliche equiparate e maggiorazioni su indennità e premi di risultato, a conferma della centralità del loro ruolo organizzativo. In sintesi, il rinnovo del CCNL ATA non solo migliora le condizioni economiche, ma mira anche a incrementare l’attrattività del comparto e a riequilibrare le tutele normative, ponendo le basi per una crescita professionale e salariale strutturale nel comparto scuola italiano.