Un’eredità di conoscenza: il docente di storia dell’arte di Reggio Emilia dona la sua collezione di libri agli studenti
Il docente di storia dell’arte di Reggio Emilia, scomparso prematuramente a 54 anni, ha lasciato un’eredità preziosa: sei scatoloni di libri donati alla scuola in cui insegnava e a un istituto dove svolgeva anche attività di sostegno. Questa donazione rappresenta non solo un patrimonio materiale, ma un messaggio potente sull’importanza dell’insegnamento che continua oltre la vita. La passione per la cultura, la letteratura e l’arte che caratterizzava il docente si riflette in questa scelta di lasciare un dono agli studenti, un invito a coltivare la conoscenza con competenza e sensibilità.
La scuola e la famiglia hanno accolto e valorizzato questo gesto, inaugurando l’idea di una biblioteca scolastica che possa essere strumento di crescita culturale, didattica e inclusione. Il valore della raccolta libraria, che comprende narrativa italiana e straniera, dizionari e volumi scientifici, si traduce in un’opportunità concreta per stimolare la lettura, il pensiero critico e il confronto tra studenti, oltre a sostenere la didattica inclusiva con attenzione alle esigenze di tutti. La comunità scolastica ha condiviso il lutto trasformandolo in memoria collettiva e progetto educativo.
L’iniziativa diventa così un modello virtuoso da seguire nel mondo della scuola italiana, dimostrando come la cultura e la memoria possano continuare a vivere e insegnare attraverso le pagine. L’esempio del docente reggiano illumina la strada per un’educazione responsabile, radicata nel senso profondo della conoscenza e nella generosità verso le generazioni future.