
Università della Liberia: 203 docenti verso il pensionamento tra controversie e tagli ai costi
Nell’Università della Liberia si è consumata una scelta drastica: il pensionamento di 203 docenti, un provvedimento che emerge da una difficile situazione finanziaria e da una più ampia strategia di taglio dei costi. Questa decisione, guidata dal Vicepresidente ad interim per le finanze, Dr. Lester Tenny, mira a riequilibrare bilancio e sostenibilità, ma ha innescato forti proteste interne e critiche per la sua gestione, soprattutto in assenza di un confronto con i sindacati. L’elenco dei pensionamenti, basato su criteri di anzianità, performance e contributi accademici, comprende varie categorie di docenti e personale di supporto, suscitando preoccupazioni riguardo alla qualità della didattica e della ricerca, già compromessa, e alla privacy per la diffusione dei dati sensibili. Le conseguenze immediate si traducono in classi sovraffollate, cancellazioni di programmi specialistici e riduzione di attività tutoriali, con significative ripercussioni soprattutto in dipartimenti vitali come Medicina e Scienze. Parallelamente, la presidente Dr. Ophelia Maparyan è stata al centro della polemica per le assunzioni di oltre 50 ex dipendenti USAID, mosse percepite come favoritismi e fonte di tensioni, minando il clima interno e addensando dubbi sulla governance dell’istituzione. In ambito nazionale e regionale, si evidenziano contrasti fra l’urgenza di tagli e la necessità di preservare capitale umano e attrattività accademica; alcune realtà africane hanno implementato piani volontari di prepensionamento e collaborazioni internazionali per mitigare gli effetti negativi. Infine, la situazione finanziaria resta critica, con riduzioni di fondi statali e entrate stagnanti, richiedendo riforme strutturali che includano piani di sostenibilità quinquennale, trasparenza, innovazione digitale e potenziamento della ricerca applicata. La sfida chiave resta quella di coniugare rigore gestionale e partecipazione inclusiva, ridare fiducia alla comunità universitaria e garantire un futuro sostenibile all’istruzione superiore liberiana.