
Valutazione Dirigenti Scolastici: Obiettivi, Tempistiche e Novità per il 2025/26 secondo il Nuovo Decreto MIM
Il Decreto interdipartimentale del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) per il 2025/26 rappresenta un'importante evoluzione nel sistema di valutazione dei dirigenti scolastici italiani, introducendo un modello di valutazione più strutturato, trasparente e articolato su livelli nazionale e regionale. Il decreto definisce un punteggio complessivo di 80 punti, suddivisi in 70 punti attribuiti a obiettivi nazionali uniformi e 10 punti assegnati agli obiettivi regionali scelti dai Direttori generali degli Uffici Scolastici Regionali (USR). Le finalità principali riguardano il miglioramento della leadership educativa attraverso la valorizzazione di risultati scolastici, inclusione, innovazione didattica, gestione amministrativa, sicurezza e progetti strategici, integrando le esigenze territoriali tramite specifiche priorità regionali.
Le tempistiche del procedimento sono rigorosamente stabilite: entro luglio 2025 vengono definiti gli obiettivi annuali nazionali e regionali, entro agosto 2025 avviene la formale assegnazione agli istituti, mentre entro novembre 2026 è prevista la fase finale di valutazione con attribuzione dei punteggi. La valutazione segue un sistema misto che combina indicatori quantitativi, valutazioni qualitative e momenti di confronto con i Nuclei di Valutazione, assicurando trasparenza, merito e coinvolgimento di tutte le parti interessate. Inoltre, una dettagliata documentazione tecnica accompagna il decreto per supportare la corretta applicazione e la diffusione di una cultura di responsabilità.
La costruzione di un sistema coerente tra uniformità nazionale e flessibilità territoriale rafforza la strategia educativa, affidando ai Direttori generali USR un ruolo chiave nella definizione di obiettivi regionali mirati alle specificità locali. Tuttavia, il successo del modello dipenderà dal supporto formativo, dalla gestione delle risorse e dalla capacità di dialogo tra Ministero, regioni e dirigenti. Nel complesso, il decreto orienta il sistema scolastico verso maggiore efficacia, qualità e meritocrazia, segnando un passo essenziale per la valorizzazione della leadership scolastica in Italia.