Verso il riconoscimento Unesco: la Cucina Italiana come Patrimonio dell’Umanità e la mobilitazione di Al Bano e Mogol

Verso il riconoscimento Unesco: la Cucina Italiana come Patrimonio dell’Umanità e la mobilitazione di Al Bano e Mogol

Il prossimo 10 dicembre a Nuova Delhi, l'Unesco deciderà sulla candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Immateriale dell’Umanità, un evento di portata storica che coinvolge circa 140 milioni di italiani. Questa candidatura nasce da un percorso iniziato nel marzo 2023, basato su consultazioni istituzionali e ricerche che valorizzano non solo ricette, ma anche pratiche sociali e culturali. La cucina italiana, infatti, non è solo un insieme di piatti, ma un patrimonio immateriale condiviso e trasmesso di generazione in generazione, che crea forte identità nazionale e unisce comunità in Italia e nel mondo. Un aspetto strategico della candidatura riguarda la sua forte valenza economica: il settore genera oltre 251 miliardi di euro globalmente, includendo turismo enogastronomico, esportazioni e promozione del Made in Italy. Il riconoscimento Unesco rappresenta anche uno scudo contro la contraffazione e gli imitativi prodotti “italian sounding”, contribuendo a tutela e valorizzazione dell’autenticità. Personalità di spicco come Al Bano e Mogol sostengono attivamente la campagna, evidenziando il legame tra cultura, arte e cucina. La candidatura apre possibilità di rafforzare l’identità territoriale e nazionale, promuovendo un patrimonio gastronomico ricco di tradizioni regionali. Resta fondamentale il ruolo delle istituzioni e della diplomazia culturale, così come l’impegno a conciliare tutela e innovazione per mantenere vitale questa eredità in continua evoluzione.

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