
Verso una rivoluzione nelle spiagge italiane: l’Anab e la proposta di gestione statale degli assistenti bagnanti
La sicurezza balneare in Italia è un tema cruciale, resa ancor più urgente dai tragici dati del 2024 con 221 decessi per annegamento, oltre la metà sulle spiagge. L’Associazione Nazionale Assistenti Bagnanti (Anab), guidata dal presidente Ballarin, propone la creazione di un corpo statale di bagnini, con contratti stabili e formazione specializzata, per garantire un servizio uniforme e di qualità. La frammentazione attuale e la carenza del personale – stimata intorno al 20% nel 2024 – mettono a rischio la sicurezza, aggravata dalla precarietà dei contratti stagionali e dalle difficoltà lavorative del settore. La proposta Anab intende trasformare il servizio in una struttura pubblica, gestita da enti governativi, con un impatto positivo anche in termini di occupazione stabile e professionalizzazione. Un sistema centralizzato e coordinato consentirebbe di adottare standard nazionali, migliorare la prevenzione degli annegamenti e integrare le attività con protezione civile e sanità. Benchè la riforma comporti costi da valutare, l’esperienza internazionale mostra che modelli simili sono efficaci e valorizzano la sicurezza e il turismo. Le parti sociali manifestano interesse e cautela; il percorso prevede tappe legislative e sperimentazioni regionali. La sfida è ora rivoluzionare la tutela del diritto alla sicurezza in spiaggia, con un sistema stabile, efficiente e diffuso su tutto il territorio nazionale.