WhatsApp rivoluziona la privacy: arrivano i nomi utente al posto del numero di telefono

WhatsApp rivoluziona la privacy: arrivano i nomi utente al posto del numero di telefono

WhatsApp, con oltre due miliardi di utenti nel mondo, si appresta a rivoluzionare la gestione della privacy introducendo i nomi utente, che presto sostituiranno o si affiancheranno al numero di telefono come principale identificatore. Questa novità, anticipata dal portale Wabetainfo e già in fase di test sugli iPhone, è pensata per innalzare i livelli di protezione dati e sicurezza individuale. Fino a oggi, l’app si è basata esclusivamente sul numero di telefono, con la conseguenza di esporre gli utenti a fenomeni come spam, truffe e messaggi indesiderati; grazie ai nuovi nomi utente, gli iscritti potranno condividere un identificativo unico e personalizzato, limitando la diffusione dei propri dati sensibili. Caratteristiche tecniche ben precise, come la necessità di unicità globale, la presenza di almeno una lettera e l’impossibilità di iniziare con “www” o con un punto, mirano a evitare abusi e confusione, assicurando una user experience uniforme su dispositivi sia Android sia iOS. La procedura per scegliere e gestire il proprio nome utente sarà semplice: all’interno delle impostazioni sarà possibile verificarne la disponibilità e modificarlo, se necessario, con alcune limitazioni pensate per prevenire usi impropri e proteggere efficacemente la propria privacy.

L’implementazione di questa nuova funzione promette di ridurre sensibilmente i rischi connessi all’uso dei numeri di telefono, come furti di identità, spam e phishing, favorendo un approccio “privacy-first” considerato ormai essenziale nel contesto digitale contemporaneo. Gli esperti vedono nel sistema dei nomi utente un importante passo avanti, che permette a diversi gruppi—giovani, professionisti, docenti e studenti—di tutelare meglio la propria presenza online e di comunicare in modo più sicuro. Le stringenti regole tecniche dovrebbero mitigare la creazione di profili falsi e usi malevoli, avvicinando WhatsApp agli standard già offerti da concorrenti come Telegram e Signal. Sul fronte della gestione, i nomi utente saranno il nuovo strumento per aggiungere contatti e partecipare a gruppi o conversazioni su piattaforme collegate, senza mai dover rivelare il proprio numero di telefono. Questa soluzione, già adottata da molte altre app di messaggistica, rappresenta ora un’occasione per WhatsApp di consolidare la propria leadership nel settore, rispondendo alle crescenti esigenze di sicurezza degli utenti e armonizzandosi con i nuovi regolamenti europei su privacy e trattamento dei dati personali.

La reazione della community e degli addetti ai lavori è tutta da seguire: da un lato, l’entusiasmo per un’innovazione capace di offrire più libertà, controllo e anonimato; dall’altro, alcune preoccupazioni sugli effetti collaterali, come la possibile proliferazione di account fittizi o un aumento della difficoltà nella gestione dei contatti tra numero di telefono e nome utente. Restano ancora alcuni interrogativi circa la modalità di recupero del profilo in caso di smarrimento del dispositivo e sulla protezione contro richieste di contatto indesiderate, specie per chi usa WhatsApp Business. Tuttavia, questa rivoluzione—già attesa per il 2025—apre le porte a nuove opportunità e responsabilità: la messaggistica istantanea compie un ulteriore salto di qualità, e spetterà agli utenti sfruttare al meglio questa possibilità di costruire una propria identità digitale in modo consapevole, unico e finalmente protetto, sia nei contesti sociali che in quelli lavorativi e didattici.

Questo sito web utilizza cookies e richiede i dati personali per rendere più agevole la tua esperienza di navigazione.